Le finestre di Johari - Kinesiologia - Touch for Health

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Le finestre di Johari

LE FINESTRE DI JOHARI

 
Leggendo il titolo penserete, cosa è successo a Luca, invece di parlarci di benessere ci parla di infissi, di finestre? No tranquilli, proseguirò ancora nel mio proposito di indicarvi delle soluzioni per un miglioramento della qualità della vostra vita. Le “Finestre di Johari” rappresentano in realtà un modello estremamente potente per comprendere ciò che coscientemente riveliamo di noi e ciò che comunichiamo in maniera del tutto inconsapevole alle persone che ci circondano. È un modello che prende il nome dai suoi ideatori Joe Luft e Harry Ingham.

 
Questo strumento, abbastanza semplice, ci aiuta a focalizzarci su aree che potrebbero altrimenti rimanere ignote e creare delle difficoltà nelle nostre relazioni. Infatti, conoscere le dinamiche dei rapporti con gli altri ci può aiutare a gestire al meglio dei contesti in cui le emozioni diventano ingestibili.

 
Lo schema delle finestre di Johary è composto da un quadrato e quattro quadranti all’interno, come potete vedere nell’immagine.
 
Il primo quadrante, quello in alto a sinistra (verde) IO APERTO o AREA PUBBLICA, rappresenta le informazioni che sono note a noi e note agli altri. È la zona ottimale di relazione, nella quale noi sappiamo chi siamo, cosa facciamo, cosa vogliamo e non abbiamo nessun problema a mostrarlo agli altri. È NOTO A ME STESSO e NOTO AGLI ALTRI. In questa zona avvengono i rapporti più razionali e corretti.

 
Esempio: ho dei problemi nel pagare l’affitto del negozio per la crisi economica attuale, chiederò pazienza al proprietario. “La crisi ha messo in difficoltà le vendite del mio negozio e in questo momento ho problemi a pagare l’affitto, posso darti il mensile un po’ alla volta?”. Il problema è chiaro a me e al mio interlocutore, che vedendo la mia onestà e apertura forse sarà più propenso nel venirmi incontro. IO SO e DICO.

 
Il secondo quadrante, in alto a destra (giallo) IO CIECO o PUNTO CIECO, rappresenta quella parte di noi che non conosciamo ma che gli altri riescono a vedere, appunto il nostro punto cieco. Questa parte nascosta in genere si mostra improvvisamente durante uno scambio comunicativo. Accade infatti che una persona ci dice qualcosa su di noi che noi non sapevamo e che ci lascia interdetti, una cosa che NON È NOTA A ME MA È NOTA AGLI ALTRI. In seguito a questa inconsapevolezza stabiliremo delle comunicazioni critiche e autoritarie.

 
Esempio: penso di essere gentile e garbato e avere un tono di voce calmo con i miei colleghi. Succede che improvvisamente il mio compagno di lavoro mi dice “parli sempre a voce alta, sei arrogante, pensi di capire tutto tu, sei indisponente”. Io che non ne sono consapevole, rimango stupito, mi sento attaccato e se non ho sufficiente empatia reagisco provocando un fastidioso alterco. IO NON SO e DICO.

 
Il terzo quadrante, in basso a sinistra (rosso) IO SEGRETO o FACCIATA” rappresenta quello che noi sappiamo di noi stessi, il nostro carattere, le nostre debolezze, le nostre difficoltà, ma decidiamo di non renderli pubblici. Lo facciamo per paura del rifiuto, della vergogna ma anche per manipolazione o nascondere un eventuale inganno. È NOTO A ME MA NON È NOTO AGLI ALTRI. È una comunicazione trattenuta, limitata.

 
Esempio: ho il vizio di giocare d’azzardo e sono spesso senza soldi per pagare l’affitto di casa e dico al proprietario dell’immobile “Sono stato messo in cassa integrazione e ho meno disponibilità economica, ti chiedo la cortesia di pazientare qualche mese, appena sarò assunto di nuovo ti salderò il dovuto”. In questo caso c’è un inganno e per sostenerlo vivrò nella vergogna e nella paura di essere smascherato. IO SO ma NON DICO.

 
Il quarto quadrante, in basso a destra (celeste) “IO IGNOTO o IO INCONSCIO” rappresenta le informazioni che non sono conosciute né da noi né dagli altri. Questa è l’area del potenziale inesplorato, dei talenti nascosti, della creatività repressa, della paura dei rischi, dei fatti rimossi.

 
Esempio: al lavoro si presenta un grande problema a cui non si riesce a trovare soluzione, tutti sono preoccupati. Io ho una intuizione per la risoluzione, ma sono insicuro e non so che in realtà sono molto bravo, quindi, per paura di sbagliare, non dirò nulla. NON SO e NON DICO.

 
In base a questo modello per avere un miglior rapporto interpersonale l’ideale sarebbe espandere l’IO APERTO e cercare di restringere le altre tre aree. Il feedback e l’ascolto delle altre persone in relazione a noi stessi, il chiedere cosa pensano, che consigli possono darci  sono le chiavi per fare luce su aspetti che non conosciamo di noi e aumentare la nostra consapevolezza.

 
È una tecnica usata in kinesiologia, in particolare per chiarire i traguardi da raggiungere. Con il test muscolare si evidenzia qual è in quel preciso momento l’area prioritaria da evidenziare, da approfondire e quindi da riequilibrare nelle sedute.

 
Le finestre di Johari, rappresentano per il kinesiologo un importante strumento di affinamento per rendere ancora più preciso il bilanciamento energetico diretto al pieno sviluppo del nostro potenziale.
 
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Il Touch for Health aiuta i naturali processi di guarigione del nostro corpo
per conseguire il benessere mentale, fisico e spirituale.
Ci insegna la possibilità di migliorare la nostra salute e quella dei nostri familiari..”
                                  John Thie D.C.
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